*Prof. ing. Stefano Tornincasa, professore ordinario presso il Politecnico di Torino. È stato Presidente dell’Associazione Nazionale Disegno e Metodi (ADM) e coautore di un testo di Disegno Tecnico Industriale adottato nei corsi di disegno della maggior parte delle Università italiane. Le tematiche di ricerca sono focalizzate sull’innovazione del ciclo di sviluppo del prodotto attraverso i modelli digitali e le metodologie di prototipazione virtuale. Oltre all’attività didattica al Politecnico, svolge corsi sulle tolleranze geometriche ISO e GD&T ASME in collaborazione con aziende industriali italiane e straniere.
È possibile rendere semplice e intuitiva la comprensione di uno dei principi fondamentali della Fisica, il principio di Archimede, grazie all’ausilio del software CAD 3D e di alcune relazioni matematiche per studiare il progetto di un’imbarcazione per il quale vengono posti tre quesiti:
Galleggerà oppure no?
Qual è la posizione della linea di galleggiamento?
Qual è la portata massima dell’imbarcazione?
Facendo riferimento al riquadro, che fa una sintesi del principio di Archimede e delle relazioni matematiche su cui si basa, è possibile determinare il volume di fluido spostato dalla relazione:
Vfluido spostato = Mbarca / ρfluido
La massa della barca sarà pari alla massa dei vari componenti che costituiscono la barca, più la massa d’aria presente. È possibile far calcolare al CAD la massa d’aria costruendo il solido che rappresenta il volume occupato dalla massa d’aria ed assegnandogli come materiale l’aria secondo la procedura descritta in Figura 1.
Il software CAD potrà così calcolare la massa totale del modello costituita dall’aria (0,54 Kg) e i componenti della barca (34,74 Kg), che sarà pari a 35,28 Kg. Il volume di fluido spostato sarà quindi pari a:
Per rispondere al primo quesito è necessario rispondere anche al secondo: infatti determinando la posizione della linea di galleggiamento è possibile stabilire se l’imbarcazione galleggerà oppure no: se la linea si troverà al di sotto della sommità dello scafo allora l’imbarcazione galleggerà.
Innanzitutto è necessario ipotizzare una posizione e costruire il solido del volume di fluido spostato secondo la procedura descritta in Figura 2. In questo caso è stata ipotizzata una posizione di 200 mm per la linea di galleggiamento, che corrisponde ad un volume di 0,33412 m3 di fluido spostato. Essendo questo volume maggiore di quello calcolato si può concludere che l’imbarcazione galleggerà.
Per rispondere al secondo e al terzo quesito è sufficiente sfruttare la “parametricità” del modello: cambiando la quota del piano di galleggiamento il solido del volume di fluido spostato si aggiornerà e se ne potrà calcolare il volume. Effettuando diverse valutazioni del volume per diverse posizioni del piano, sarà possibile creare un grafico del volume spostato in funzione della posizione del piano di galleggiamento (Figura 3). Intercettando sul grafico il valore 0.03528 m3 risulta una posizione della linea di galleggiamento pari a 77 mm quando l’imbarcazione è a vuoto e non trasporta persone o oggetti.
La posizione limite della linea di galleggiamento è di 256 mm, che corrisponde ad un volume di 0.44 m3 di volume fluido spostato. Da qui è facile determinare la massa corrispondente della barca:
Mbarca = Vfluido spostato* ρfluido
Mbarca = 0,44 m3 * 1000 Kg/m3 = 440 Kg
La portata massima della barca si otterrà sottraendo la massa a vuoto della barca:
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