La sede produttiva di Skorpion, situata a Trofarello (To), ha ospitato ieri, 10 maggio 2018, un interessante incontro formativo incentrato sulle tematiche del 4.0. Il titolo del workshop, “Scopri la fabbrica del futuro”, contiene in sé gli obiettivi dell’incontro: in primis, cogliere i vantaggi della tecnologia 3D nei processi produttivi. Ulteriori tematiche sviscerate dal workshop sono state: accelerare lo sviluppo prodotto grazie alla stampa 3D; integrare la produzione additiva nei processi manifatturieri tradizionali; rendere profittevoli anche piccole serie con la stampa 3D.
I numerosi clienti e prospects presenti all’incontro hanno potuto così ricevere informazioni riguardo alle potenzialità della tecnologia di produzione additiva, udire le testimonianze di diversi utilizzatori che hanno raccontato casi di successo, vedere le macchine al lavoro e toccare con mano alcuni esempi di produzione in additive. Skorpion Engineering, nata nel 2000 da un’intuizione di Italo Moriggi, fondatore e titolare dell’azienda, è il partner ideale a cui affidarsi per realizzare una idea vincente: un vero è proprio incubatore di idee. Avvalendosi delle migliori tecnologie di stampa 3D, tra cui le nuovissime macchine HP, le HP Jet Fusion 3D 4200, Skorpion è in grado di seguire il suo cliente in tutte le tappe, dall’idea alla realizzazione del prodotto, passando per la fase dell’ottimizzazione e aggregazione topologica.
Think additive
Con l’avvento dell’additive manufacturing l’ottimizzazione topologica diventa una necessità; una volta determinati i vincoli progettuali, a partire da essi si ricercano e sviluppano forme nuove, ispirate alla Natura: è l’era del Generative design. “Siamo nel 4.0 – afferma Italo Moriggi – l’additive manufacturing ne è parte integrante. È tutto da reinventare e ridisegnare”. L’additive è rivoluzionario, disrupted, non tanto per la produzione, quanto per la progettazione. È in fase progettuale che pensando in additive è possibile reinventare le tradizionali forme dei manufatti, con materiali nuovi, anch’essi rivoluzionari.
Tradizionalmente si partiva da un blocco di materiale per dare forma ad un prototipo, oggi invece si parte dal vuoto e si aggiunge materiale solo dove serve. Per cogliere gli enormi vantaggi dell’additive manufacturing è necessario disegnare modelli e prodotti che non possono essere realizzati con l’ultilizzo delle tecnologie tradizionali. L’ottimizzazione topologica ricerca la distribuzione ottimale del materiale in uno spazio di progetto vincolato. I vincoli possono essere geometrici/funzionali o basati sulle condizioni di resistenza, rigidezza e sulle frequenze proprie. Il risultato dell’ottimizzazione topologica è una mappa di densità del materiale: una linea guida con la quale ricostruire la geometria del componente. La possibilità di ripensare l’oggetto permette di integrare in fase produttiva gli altri componenti dell’assieme aggregandoli, ottimizzando così i tempi di assemblaggio.
L’intervento di HP
Hp, partner di Skorpion e dell’iniziativa, con Davide Ferulli, Sales and Channel Manager 3D Printing HP, ha presentato la serie di stampanti 3D professionali JET Fusion 4200.
HP si è lanciata nel mondo additive raggiungendo ottimi risultati di fatturato attraverso una proposta di macchine professionali di alto livello e una continua ricerca di materiali innovativi.
I clienti di Skorpion Engineering grazie alle macchine HP sono riusciti a ottenere in rapidissimo tempo risultati tecnici più che soddisfacenti.
La tecnologia 3D Jet Fusion invece, permette di stampare oggetti in 3D fino a 10 volte più velocemente rispetto alle attuali tecnologie di stampa 3D e in modo più economico, senza compromettere la qualità, il dettaglio e la robustezza del manufatto.