“L’esercizio 2016 – ha affermato Ezio Miglietta, amministratore delegato della capogruppo italiana SKF – è stato caratterizzato da un avvio non entusiasmante. I primi due trimestri hanno prodotto risultati leggermente inferiori rispetto allo stesso periodo del 2015. I due trimestri successivi hanno invece fatto registrare una crescita significativa, che ha consentito di recuperare il gap accumulato nel semestre precedente e migliorare dell’1 per cento il risultato complessivo del 2015. Il fatturato totale prima dei consolidamenti contabili si è infatti attestato a 1.037 milioni di euro rispetto ai 1.020 milioni di euro del 2015.
Il fatturato 2016 per aree di mercato ha evidenziato un incremento pari al 3,6 per cento nel settore Automotive and Aerospace, una sostanziale stabilità nel segmento Industrial Sales e una crescita pari all’1,8 per cento nell’area Intercompany. L’utile operativo, escludendo gli oneri straordinari, è stato di 91 milioni di euro, attestandosi sullo stesso livello del 2015, così come il margine operativo, che ha raggiunto quota 8,7 per cento. Tali risultati sono stati raggiunti nonostante la concorrenza particolarmente agguerrita sia sul fronte dei prezzi sia su quello dei volumi.
Gli oneri straordinari relativi al completamento del piano di ristrutturazione aziendale sono stati di circa 8 milioni di euro: la loro significativa riduzione rispetto al 2015 ha contribuito a determinare un miglioramento dell’utile operativo, che è passato da 72,9 a 83,1 milioni di euro”.
Programma di ristrutturazione SKF
Il programma di ristrutturazione, comunicato e avviato dall’azienda a gennaio 2015 e finalizzato alla realizzazione di una struttura organizzativa semplificata, più efficiente e focalizzata sui clienti, ha visto interessate in Italia, a regime, circa 170 posizioni in esubero. Tale programma è stato completato nel mese di dicembre 2016.
In accordo con quanto definito e concordato con le organizzazioni sindacali relativamente agli strumenti utilizzabili per attuare il programma di ristrutturazione, l’azienda ha gestito le eccedenze di personale attraverso prepensionamenti (secondo quanto previsto dalla legge 92/2012), mobilità volontaria e incentivi all’esodo.
Contratto Collettivo Nazionale SKF
Il contratto collettivo di lavoro SKF, scaduto il 31/12/2015, è stato rinnovato nel mese di giugno 2016, a seguito di un confronto positivo e costruttivo con le OOSS. Il nuovo contratto, sottoscritto da tutte le Organizzazioni Sindacali, avrà validità per il triennio 2016, 2017 e 2018.
L’azienda valuta molto positivamente i risultati conseguenti all’applicazione dell’intesa raggiunta in sede di rinnovo del contratto – approvata da tutti i lavoratori e le lavoratrici di SKF Industrie S.p.A. con un consenso, in sede di referendum, superiore all’80% – nonché l’adesione all’accordo di tutte le OOSS (FIM, FIOM, UILM, FALI), nell’ottica del rafforzamento di Relazioni Industriali “partecipate”, costruttive, innovative ed orientate al principio della valorizzazione e riconoscimento del contributo individuale di ogni dipendente ai risultati d’impresa.