Stazione Concordia, perfezionare i modelli di meteorologia e climatici

Giampietro Casasanta e Alessandro Conidi, ricercatori dell'Isac-Cnr (Roma)
Giampietro Casasanta e Alessandro Conidi, ricercatori dell’Isac-Cnr (Roma)

La base scientifica antartica permette di studiare condizioni climatiche e meteorologiche in condizioni del tutto particolari, utili a migliorare la modellistica. Al lavoro i ricercatori dell’Istituto Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Cnr di Roma

Le condizioni particolari della stazione Concordia, la base scientifica antartica, permettono di studiare l’interazione tra la superficie terrestre e l’atmosfera senza le perturbazioni normalmente provocate dalle attività umane e dalla particolare conformazione del terreno, contribuendo al miglioramento dei modelli meteorologici e climatici. Giampietro Casasanta (Winterover DC11) e Alessandro Conidi (entrambi nella foto, ndr), ricercatori dell’Istituto Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Cnr di Roma, fanno manutenzione sul palo meteorologico sul quale sono montati un anemometro sonico, per lo studio del vento e della turbolenza nel primissimo strato dell’atmosfera, e un radiometro netto, per la stima del bilancio energetico della radiazione solare assorbita assorbita dal nostro pianeta.

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