Cartaerba: l’alternativa green

Le industrie per la produzione di carta hanno alte emissioni di CO2. La cartaerba è un materiale alternativo alla normale carta, in fibra vegetale, ideata per preservare le risorse naturali.

di Lisa Borreani

La carta e i prodotti di carta vengono prodotti utilizzando energia e risorse. Sebbene gli alberi siano una cosiddetta materia prima “rinnovabile”, ci vuole tempo perché un albero raggiunga la “massa utilizzabile industrialmente”: da 12 a 180 anni, a seconda della specie arborea e della destinazione d’uso. È quindi ovvio che la carta, prodotta in modo così dispendioso in termini di risorse, dovrebbe essere resa disponibile per il riciclaggio il più spesso possibile.

Cos’è la cartaerba?

Uwe D’Agnone si è formato come assistente alla direzione industriale presso uno stabilimento di stampa calcografica con sedi a Mönchengladbach e Dusseldorf. Nel 1990 ha avviato la propria attività a Hennef, a circa 20 chilometri da Bonn, in Germania. La sua azienda si chiama CreaPaper, attualmente vi lavorano più di 50 dipendenti a tempo pieno.

Un prato cresce molto più in fretta di un bosco. Questa è l’intuizione fondamentale che si cela dietro alla cartaerba. La costante disponibilità, in ogni luogo e stagione della materia prima, cioè l’erba, una filiera produttiva più corta che non richiede lunghi trasporti, un dispendio ridotto di energia, acqua e sostanze chimiche rendono questo nuovo tipo di carta incredibilmente interessante.

Il termine grass paper si riferisce a un tipo di carta prodotta principalmente da fibre d’erba, più specificamente dalla miscela di erbe provenienti da aree di compensazione. Questa carta si contraddistingue per la sua bassa emissione di carbonio e l’uso ridotto di risorse idriche durante il processo di produzione della fibra d’erba rispetto al processo di produzione della polpa di cellulosa.

È importante sottolineare che la grass paper è biodegradabile e compostabile, offrendo un ciclo di vita completamente sostenibile.

“Le piante che si sviluppano in altezza come gli alberi, contengono un polimero (lignina) che deve essere neutralizzato chimicamente durante il processo di produzione della carta. Le piante basse con fusto non legnoso non presentano questo problema”, spiega Uwe D’Agnone, l’inventore della carta realizzata con l’erba. Le fibre si estraggono più velocemente. Per ogni tonnellata si risparmiano circa 6000 litri d’acqua. Il consumo di energia elettrica e le emissioni di biossido di carbonio risultano nettamente inferiori rispetto al trattamento chimico del legno.

Anche il contadino ne trae beneficio: il fieno alla fine del periodo di mietitura è spesso troppo ricco di struttura per essere impiegato come foraggio del bestiame; questo fieno viene dunque usato per la produzione di carta.

La carta erba non è sbiancata. Il colore è soggetto a fluttuazioni naturali dal beige molto chiaro al beige più intenso, a seconda della proporzione dell’erba immessa e del momento del raccolto.

La produzione della cartaerba

CreaPaper GmbH è l’azienda tedesca che ha ideato e introdotto l’erba come nuova materia prima per la produzione di carta e cartone nell’industria cartaria.

La carta erba attualmente in produzione è composta per il 40-50% di erba essiccata e per la parte restante di carta da macero o di fibre fresche di legno. L’obiettivo è quello di arrivare al 70% di fibre d’erba.

Con la creazione del primo centro di produzione, l’azienda è pioniera nell’affermazione della fibra d’erba come la terza materia prima più importante nell’industria della carta. Le modifiche e l’ottimizzazione delle macchine per la conversione della carta hanno lo scopo di consentire una maggiore efficienza in termini di costi della produzione massiccia di prodotti a base di fibra di erba.

La cartaerba è un prodotto a base di cellulosa in cui, oltre a fibre fresche di legno o carta straccia, una percentuale significativa è costituita da fibre d’erba (almeno il 30%). CreaPaper GmbH fornisce la materia prima-erba da utilizzare per la produzione industriale della carta, che può essere composta fino al 50% da fibre di erba, a seconda dell’uso previsto.

L’industria della carta lavora principalmente con due materie prime: pasta di legno (ricavata direttamente da alberi) e carta riciclata. Con la fibra d’erba, si fornisce un’alternativa che viene trasformata in carta d’erba sostenibile; la ricetta prevede l’integrazione con pasta di legno o carta riciclata.

Le fasi produttive

Secondo le proiezioni eseguite dagli esperti di Crepaper, se solo il 25% del fabbisogno di carta della Germania fosse prodotto con erba a crescita rapida invece che con legno, si potrebbero preservare circa 1 milione di alberi ogni anno, stabilizzando il clima.

«Il fieno secco viene tagliato alla lunghezza della fibra, poi macinato e infine pressato e ridotto in pellet prima di passare alla cartiera e diventare carta», spiega il direttore finanziario di CreaPaper, Michael Schatzschneider.

Il processo di produzione della fibra d’erba è molto sostenibile rispetto alla pasta di legno: si ottiene una riduzione del 95% delle emissioni di CO2.

Dal momento in cui la fibra entra nel cosiddetto “pulper”, la produzione della cartaerba non è diversa dalla produzione della carta classica. Non sono necessarie altre macchine o processi, al contrario. I produttori di carta possono utilizzare le loro macchine come sono abituati, senza investimenti aggiuntivi o perfezionamenti tecnici.

I vantaggi della cartaerba in produzione

Qui di seguito una comparazione dettagliata dei dati relativi alla produzione della fibra di erba e la pasta di legno.

  • Consumo energetico nella produzione della fibra: 112 kW/h, per il legno occorrono in media 4000 kWh.
  • Fabbisogno di acqua dolce: circa 6 litri per tonnellata di materia prima, contro i 9000 o addirittura 30.000 litri per la pasta di legno.
  • Impegno logistico minimo data la disponibilità di erba praticamente in loco, contro un percorso medio di circa 4000 km.
  • Additivi chimici: nessuno contro un utilizzo massiccio di sostanze chimiche (ad esempio solfato di sodio, solfuro di sodio, ecc.).
  • Rendimento eccellente: 1,2 tonnellate di erba diventano una tonnellata di fibra. Occorrono invece da 2,3 a 2,5 tonnellate di legno per produrre una tonnellata di pasta di legno.
  • Ecosostenibilità e vantaggi per l’ambiente: rinaturalizzazione delle aree erbose (ad esempio nell’Europa orientale); riduzione delle monocolture e deforestazione di massa; utilizzo di superfici erbose precedentemente inutilizzate (i cosiddetti prati permanenti) che consente ulteriori fonti di reddito per l’agricoltura.

Nessun motivo di invidia alimentare. L’erba utilizzata proviene dai cosiddetti prati permanenti, ovvero da aree verdi inutilizzate che non sono attivamente fertilizzate e irrigate, ovvero utilizzate in modo estensivo. Il numero degli animali diminuisce continuamente, quindi le aree libere possono venire riutilizzate e la produzione di fieno destinata alla produzione di cartaerba.

Nella sola Baviera è disponibile più di 1 milione di tonnellate di erba proveniente dai cosiddetti prati permanenti.

Utilizzi della cartaerba

Sebbene l’uso della carta come materiale da imballaggio sia significativamente più rispettoso dell’ambiente rispetto alla plastica, ai materiali compositi o all’alluminio, con la carta erba è possibile ottenere un equilibrio ecologico significativamente migliore. La materia prima non solo è più sostenibile e più facilmente disponibile, ma può anche essere facilmente immessa nel ciclo di riciclaggio. La carta erba contribuisce quindi attivamente alla tutela dell’ambiente anche dopo essere stata utilizzata.

La cartaerba è particolarmente indicata per la produzione di carte grafiche e da imballaggio; siano essi imballaggi primari nel settore alimentare o cosmetico (es. per frutta, verdura, uova, cereali, pasticceria, creme, dentifrici, shampoo solidi) o imballaggi secondari (es. scatole pieghevoli, etichette, espositori, brochure).

La cartaerba può essere normalmente stampata utilizzando processi di stampa comuni come la stampa offset, digitale e flessografica.

Oltre alle sue eccezionali proprietà ecologiche, la cartaerba presenta anche straordinarie proprietà tecniche che la rendono interessante per l’uso nel settore degli imballaggi.

Dopo l’uso, i prodotti realizzati con cartaerba possono essere aggiunti al ciclo di riciclaggio tramite la raccolta della carta straccia o compostati. Ciò rende i prodotti in cartaerba dei compagni di tutti i giorni veramente sostenibili, sia come imballaggi che sotto forma di borse per la spesa, cannucce o prodotti usa e getta come piatti, ciotole, tazze di caffè…

Tutto ciò che può essere realizzato con la carta “classica” può essere integrato con fibra d’erba in modo ecologicamente sensato. Ciò consente di risparmiare risorse e aiuta a evitare i rifiuti di imballaggi in plastica.

Design thinking

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