L’Opificio Digitale di Wärtsilä nel Cluster Fabbrica Intelligente

Wärtsilä
L'Opificio digitale, ora nel Cluster Fabbrica Intelligente, nasce da un'iniziativa di Wärtsilä Italia e dei partner CNR, Area Science Park ed Ey Teorema.

L’Opificio digitale nasce da un’iniziativa di Wärtsilä Italia e dei partner CNR, Area Science Park ed Ey Teorema. L’obiettivo è sviluppare, a partire dalla fabbrica 4.0, una filiera 4.0 dando vita a un dimostratore tecnologico molto potente. È il sesto Lighthouse Plant dopo Ansaldo Energia, Abb, Hitachi Rail, HSD Mechatronics e Tenova-Ori Martin.

Wärtsilä Italia con il suo sito di Trieste ed il progetto Opificio Digitale è il nuovo Lighthouse Plant del Cluster Fabbrica Intelligente. Obiettivo del progetto Opificio Digitale è quello di creare un ecosistema del valore, attraverso una piattaforma open source, stabilendo uno spazio collaborativo all’interno degli stabilimenti di Wartsila Italia dove poter condividere tecnologie con università, centri di eccellenza e aziende, per sviluppare insieme soluzioni che consentano di accelerare la trasformazione da fabbrica 4.0 a un ecosistema smart alla base di una filiera 4.0. È il sesto Lighthouse Plant del Cluster Fabbrica Intelligente, dopo Ansaldo Energia, Abb, Hitachi Rail, HSD Mechatronics e Tenova-Ori Martin.

L’Opificio digitale di Wärtsilä

L’Opificio Digitale, con sede a Trieste, nasce a gennaio 2021, grazie all’impegno della capofila Wärtsilä Italia, azienda finlandese specializzata nella fabbricazione di sistemi di propulsione e generazione d’energia per uso marino e centrali elettriche, e dei partner Cnr, Area Science Park ed EY. Il progetto è cofinanziato da MEF e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Wärtsilä è una multinazionale finlandese da 4,64 miliardi di ricavi e 19 mila dipendenti, leader globale nella fornitura di tecnologie intelligenti e di soluzioni complete per l’intero ciclo di vita sia nel mercato navale che in quello dell’energia. In Italia nasce dall’acquisizione, ormai più di 20 anni fa, della Grandi Motori Trieste, ed è una delle più rilevanti realtà manifatturiere.

Luca Manuelli

«In un momento come questo – dichiara Luca Manuelli, presidente del Cluster Fabbrica Intelligente – tutti devono dare un contributo a indirizzare la trasformazione digitale. Noi lo abbiamo fatto con il nostro documento “Produrre un paese resiliente e sostenibile”. Siamo felici quindi che Wartsila possa diventare il nuovo Lighthouse Plant perché crediamo nella completa digitalizzazione dei processi manifatturieri. E siamo contenti che questo progetto venga avviato in una realtà come il Friuli Venezia Giulia, in cui il CFI sta allargando la sua base associativa anche grazie al Cluster Comet».

«Opificio Digitale è una rivoluzione – spiega Andrea Bochicchio, presidente di Wärtsilä Italia – basata sui dati e sull’interconnettività. Stiamo vivendo un periodo in cui c’è voglia di rilancio e per questo ci rivolgiamo a tutti quegli imprenditori che abbiano dovuto lasciare nel cassetto troppe idee a causa di mancanza di tempo, soldi o competenze. Il nostro è uno Smart Manufacturing Ecosystem che impone un cambio culturale con una nuova consapevolezza basata sul digitale. Tutto il sistema sarà basato sul cloud, ma vogliamo coinvolgere aziende e imprenditori».

Aggiunge Giuseppe Saragò, Director Manufacturing Excellence di Wartsila Italia: «L’ambizione che abbiamo non è semplicemente aggiungere tecnologia da scaffale. Questo è un modo di fare che appartiene alle vecchie imprese che sono in genere convinte che la filiera sia unidirezionale e, per certi versi, di loro proprietà. Noi invece vogliamo condividere con le PMI diversi tool nella consapevolezza che questi potranno essere condivisi con le altre filiere di cui queste imprese fanno parte. Se si dà la possibilità alle piccole imprese di accedere a strumenti di questo tipo, si offre qualcosa di concreto e si fa crescere l’intera filiera. La nostra idea è di creare una libreria di tecnologie comuni da mettere a disposizione di tutti. Qui nel nostro Opificio Digitale si troveranno delle soluzioni per lo smart manufacturing (ad esempio un sistema scalabile per l’execution basato su microservizi, con un’impostazione modulare paragonabile ai “Lego Bricks”) e vi sarà la possibilità di accedere a un network di competenze ed expertise nonché a un sito fisico, a disposizione di chiunque voglia portare avanti idee di co-innovazione».

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