Fai Filtri lancia un nuovo progetto di Industria 4.0

Fai Filtri

Con l’adozione di tecniche di Lean Manufacturing migliora del 20% la performance produttiva dei reparti plissettatura e incollaggio di Fai Filtri. Il CEO Roberto Pasotto: “Abbiamo reagito al momento storico razionalizzando i processi, ma nessuna ricaduta negativa sull’occupazione”.

Ridurre gli spostamenti di materiale e razionalizzare i processi produttivi, con questi obiettivi Fai Filtri, solida azienda italiana che produce elementi filtranti e componenti per i settori aftermarket, oleodinamica, elettroerosione, separazione aria/olio e impiantistica industriale, ha deciso la fusione di due reparti aziendali per riorganizzare il proprio schema produttivo. La novità interessa le fasi di incollaggio e di plissettatura dei filtri: le due linee restano separate, ma adesso si trovano nello stesso reparto. “Lo studio su forma e dimensioni del materiale da movimentare ci ha consentito di diminuire il numero degli spostamenti dei semilavorati verso l’operazione successiva e di ridurre del 50% il volume di materiale spostato – esordisce l’Ing. Antonino Sabatino, Production Manager di Fai Filtri. Grazie agli studi condotti dall’azienda, il processo di produzione è ora in grado di adattarsi in modo più efficace anche alle richieste di un mercato che chiede lotti sempre più frequenti, ma di dimensioni contenute”.

I benefici

Sulle linee interessate dalla novità scorrono i semilavorati dei prodotti in microfibra e carta e rete, quindi tutti i settori di destinazione Fai Filtri, ad eccezione di quello della disoleazione, sono stati coinvolti nella riorganizzazione: “Il nuovo schema – prosegue Sabatino – porta anche altri due benefici: da una parte diventa molto facile variare la tipologia di filtro prodotta a seconda della pianificazione, dall’altra la produzione diventa modulare e lascia spazio all’introduzione di nuove macchine per aumentare il volume della produzione”. In questa direzione è allo studio l’inserimento di nuove macchine per migliorare le performance di processo. “Attualmente – conclude Sabatino – la produttività nel reparto interessato dalla riorganizzazione è cresciuta del 20% e, con l’introduzione dei nuovi macchinari per l’incollaggio delle giunte, vedrà un ulteriore passo in avanti del 15%”. Per l’introduzione di questi cambiamenti è stato determinante il contributo del reparto Lean Manufacturing di Fai Filtri attraverso l’analisi della Value Stream Mapping, ovvero la mappatura grafica dell’’insieme di processi e attività che concorrono alla realizzazione dei prodotti. “Con queste novità la nostra azienda lancia un nuovo progetto di Industria 4.0 – afferma soddisfatto il CEO di Fai Filtri Roberto Pasotto – a questo momento storico così complesso abbiamo risposto cercando di razionalizzare e migliorare le performance produttive. La fusione dei reparti comporta lo spostamento di alcuni addetti ai reparti di incollaggio e di plissettatura, ma non ha nessuna ricaduta negativa sull’occupazione”.

 

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