Realtà estesa: il virtual testing

Il concetto di Realtà Estesa (Extended Reality – XR) copre l’intero spettro delle tecnologie immersive, abbracciando esperienze che vanno dalla completa immersione virtuale alla fusione dinamica di realtà fisica e digitale. Queste tecnologie offrono nuove opportunità per migliorare la progettazione, il testing e la manutenzione in vari settori industriali.

di Marco Rossoni

Da un lato troviamo la realtà virtuale (VR) che crea ambienti completamente digitali, dove l’utente è immerso in un mondo simulato, separato dalla realtà fisica. Al contrario, la realtà aumentata (AR) sovrappone elementi digitali al mondo reale, permettendo agli utenti di vedere e interagire con oggetti virtuali che si inseriscono nel loro ambiente fisico. Utilizzando dispositivi come occhiali AR, smartphone o tablet, gli utenti possono interagire con oggetti digitali che sembrano far parte del contesto fisico circostante, creando un’esperienza immersiva e interattiva.

Queste tecnologie stanno trasformando il panorama tecnologico, offrendo nuove opportunità per migliorare la progettazione, il testing e la manutenzione in vari settori industriali. Una delle applicazioni più promettenti è il virtual testing, un approccio innovativo che permette di testare e validare prodotti e sistemi in modo virtuale, ma altamente immersivo, prima di passare alla fase di produzione reale.

Cos’è il Virtual Testing?

Il concetto di virtual testing si riferisce all’uso di simulazioni digitali per testare e validare prodotti, processi o sistemi prima che vengano realizzati fisicamente. Grazie a modelli digitali avanzati, è possibile ricreare un ambiente virtuale che replica fedelmente il comportamento del prodotto nel mondo reale, consentendo agli ingegneri di valutare le performance, individuare difetti e ottimizzare il design, senza la necessità di prototipi fisici.

Il virtual testing si basa su software di simulazione che modellano vari aspetti fisici, come la resistenza dei materiali, la dinamica dei fluidi, le forze meccaniche e termiche, e molto altro. Queste simulazioni consentono di raccogliere dati accurati sulle prestazioni di un prodotto in condizioni specifiche, come stress, temperature estreme, interazioni con altri componenti, senza rischi o costi associati alla produzione di prototipi fisici.

Nel contesto dell’XR, il virtual testing acquista una nuova dimensione. Se, da un lato, i test tradizionali avvengono esclusivamente in ambienti simulati sui computer, l’integrazione con tecnologie XR consente agli ingegneri e ai progettisti di interagire con modelli digitali immersivi. Ad esempio, utilizzando occhiali AR, è possibile visualizzare il comportamento di un prototipo virtuale in un ambiente fisico, testando in tempo reale le sue performance senza la necessità di costruire un prototipo fisico. In pratica, questo permette una visione più diretta e intuitiva di come il prodotto si comporterà nell’ambiente in cui verrà effettivamente utilizzato. Il virtual testing tramite XR offre così un approccio più realistico e dinamico rispetto alle simulazioni tradizionali, dove l’interazione e la valutazione avvengono esclusivamente su schermi 2D.

Applicazioni della Realtà Estesa nel Virtual Testing

La realtà estesa (XR) sta trovando applicazioni in numerosi settori industriali. Ad esempio, nel settore automotive, l’XR consente di testare e ottimizzare veicoli in ambienti virtuali immersivi, simulando condizioni reali. I progettisti possono sovrapporre modelli 3D dei veicoli su una strada o pista di test, valutando aspetti come la sicurezza, l’aerodinamica e il comportamento del veicolo in diverse condizioni di guida, senza la necessità di produrre prototipi fisici.

Nel settore aerospaziale, l’XR applicata al virtual testing permette ai progettisti e ingegneri di testare componenti come ali e motori in scenari che replicano fedelmente le condizioni operative reali, come quelle che si verificano durante un volo. L’XR è inoltre utile in produzione per la verifica dell’assemblaggio e la simulazione di operazioni di manutenzione, consentendo agli ingegneri di analizzare la combinazione di componenti e il montaggio in un ambiente virtuale. Questo approccio riduce il rischio di errori e ottimizza i processi di produzione.

Infine, l’XR facilita la prototipazione virtuale, un aspetto cruciale nella fase di design. I progettisti possono testare oggetti e prodotti attraverso modelli 3D interattivi che si sovrappongono al mondo reale, simulando l’interazione dell’utente e verificando l’ergonomia e la funzionalità prima della produzione. Questo approccio non solo migliora la qualità del design, ma riduce anche i tempi e i costi associati alla produzione di prototipi fisici, rendendo l’intero processo più efficiente e reattivo.

Tecnologie alla base del Virtual Testing

Il virtual testing è reso possibile grazie ad una serie di tecnologie avanzate che consentono di simulare e analizzare comportamenti fisici e funzionali in ambienti virtuali. Ovviamente, i dispositivi di visualizzazione (e.g. i visori) e d’interazione (e.g. joystick) sono fondamentali per l’utilizzo di tecnologie XR in qualsiasi ambito.

Andando oltre l’ovvio, i modelli 3D sono il fondamento di qualsiasi processo di virtual testing. La creazione di modelli tridimensionali dettagliati di componenti o sistemi è essenziale per simulare il comportamento di un prodotto in un ambiente digitale. Questi modelli vengono sviluppati utilizzando software CAD (Computer-Aided Design) e CAE (Computer-Aided Engineering), che permettono di definire le caratteristiche geometriche e funzionali degli oggetti da testare. La precisione e il dettaglio dei modelli 3D sono cruciali per la validità dei test, poiché una rappresentazione imprecisa può compromettere i risultati delle simulazioni.

Anche i software di simulazione giocano un ruolo fondamentale nel virtual testing. Questi strumenti utilizzano algoritmi complessi per prevedere come un sistema si comporterà sotto specifiche condizioni di stress, temperatura, vibrazioni, ecc. Le simulazioni possono riguardare fenomeni fisici, dalla fluidodinamica computazionale (CFD) alla simulazione strutturale (FEM), che consente di analizzare il comportamento di un materiale o di una struttura sotto sollecitazioni fisiche. L’integrazione dell’XR con questi software permette di visualizzare e interagire con le simulazioni direttamente nel contesto reale, migliorando la comprensione dei risultati da parte di ingegneri e progettisti.

L’uso di tecnologie cloud e di reti veloci è un altro elemento importante che sta facilitando il virtual testing con XR. La possibilità di archiviare e condividere grandi quantità di dati e simulazioni su piattaforme cloud permette agli ingegneri di accedere ai risultati da qualsiasi luogo e di collaborare in tempo reale.

Vantaggi del Virtual Testing con la Realtà Aumentata

Uno dei principali benefici dell’integrazione XR-Virtual Testing è la riduzione dei costi e dei tempi di sviluppo. In un processo di progettazione tradizionale, i prototipi fisici sono necessari per testare i prodotti, il che comporta costi elevati per materiali, manodopera e tempo. Queste tecnologie rendono possibile eseguire simulazioni in tempo reale su modelli digitali, riducendo la necessità di costruire fisicamente ogni versione di un prodotto. Questo accelera il processo di sviluppo e consente di provare molteplici varianti senza spese aggiuntive.

La sicurezza è un altro vantaggio significativo offerto dall’XR nel virtual testing. Testare prototipi o prodotti in ambienti fisici può comportare rischi, soprattutto in settori come l’automotive, l’aerospaziale o l’energia, dove le prove possono simulare condizioni estremamente pericolose. In questi casi, l’XR consente di testare scenari complessi, come impatti, guasti meccanici, o reazioni a temperature estreme, in ambienti virtuali completamente sicuri. Questo approccio non solo previene danni a persone e risorse, ma riduce anche i rischi legati alla creazione di prototipi fisici, la cui manipolazione può essere rischiosa, sia per gli operatori che per le attrezzature coinvolte.

Inoltre, il virtual testing è particolarmente utile non solo quando si affrontano situazioni pericolose, ma anche quando si devono testare prodotti con cui gli esseri umani interagiranno direttamente. Nel caso di dispositivi complessi, come macchinari industriali, veicoli o dispositivi medici, il test virtuale consente di simulare l’interazione umana in modo rapido e sicuro. Le simulazioni di interazioni uomo-macchina permettono di verificare in tempo reale la funzionalità e l’ergonomia del prodotto.

La collaborazione uomo-macchina tramite virtual testing

Un esempio lampante rigurada la collaborazione uomo-macchina. Quando si testano nuovi modi di collaborazione tra esseri umani e macchine, il virtual testing offre un ambiente sicuro e controllato. Le simulazioni permettono di testare le interazioni senza il rischio di incidenti, che potrebbero verificarsi quando si lavora con macchine fisiche. In scenari complessi, come quelli che coinvolgono robot collaborativi (cobot) o sistemi automatizzati, l’XR consente di testare vari comportamenti e strategie di interazione senza mettere a rischio gli operatori umani. Inoltre, testare in un ambiente virtuale garantisce una maggiore affidabilità dei risultati, poiché è difficile misurare e riprodurre in modo preciso la risposta umana in situazioni reali, soprattutto in ambienti ad alta complessità e pericolo. Il comportamento umano può essere variabile e imprevedibile, ma in un sistema virtuale è possibile simulare diversi scenari di interazione per ottimizzare l’affidabilità delle interazioni tra l’uomo e la macchina.

Infine, quando si vogliono testare soluzioni innovative o nuovi prototipi, il virtual testing consente di raccogliere feedback più velocemente, poiché i prototipi digitali possono essere modificati e testati in tempo reale senza la necessità di produrre nuovi modelli fisici. Questo approccio accelera il processo di validazione e riduce notevolmente il tempo necessario per l’introduzione di nuove soluzioni sul mercato, mentre garantisce che l’interazione uomo-macchina avvenga in modo sicuro e ottimale.

Sfide e Limiti del Virtual Testing

Nonostante i numerosi vantaggi del virtual testing, l’integrazione di questa tecnologia, soprattutto quando combinata con l’XR, presenta diverse sfide che devono essere affrontate per garantirne il successo. Una delle principali difficoltà riguarda il costo e la complessità iniziali, che possono rappresentare un grosso ostacolo specialmente per le piccole e medie imprese. Creare modelli 3D dettagliati e utilizzare software avanzati richiede un investimento significativo e competenze specialistiche, oltre alla necessità di formazione e adattamento dei sistemi aziendali.

Un’altra sfida riguarda l’interazione in tempo reale. Nonostante la realtà estesa offra un’esperienza immersiva, ci sono limitazioni tecniche legate alla latenza e alla qualità dell’immagine, che possono compromettere l’efficacia delle simulazioni, soprattutto in scenari complessi ad alta risoluzione. Continuando sugli aspetti legati al software, la compatibilità tra sistemi è una sfida. La realtà estesa richiede che dispositivi, software e sensori lavorino insieme senza problemi. La mancanza di interoperabilità può rallentare lo sviluppo e causare disallineamenti tra i modelli digitali e i dati fisici.

Infine, le problematiche etiche e di privacy sono aspetti cruciali nell’adozione e nell’utilizzo dell’XR (Extended Reality), poiché l’interazione in ambienti immersivi implica inevitabilmente la raccolta e l’elaborazione di dati personali. In particolare, la realtà estesa deve, molto spesso, raccogliere informazioni dettagliate sugli utenti, come movimenti oculari, movimenti corporei, dati biometrici (come la frequenza cardiaca), nonché dettagli comportamentali legati all’interazione con oggetti virtuali. Quando l’XR viene impiegata in contesti sensibili, la protezione di queste informazioni diventa una priorità.

Conclusioni e Prospettive future

Il virtual testing supportato dalla realtà estesa (XR) rappresenta una delle innovazioni più inseguite nel panorama della progettazione industriale e della simulazione, e non solo per questioni di marketing.

Tuttavia, come abbiamo visto, l’adozione del virtual testing con XR non è priva di sfide. La precisione delle simulazioni, la complessità dell’implementazione tecnologica e i limiti legati alla qualità dell’interazione in tempo reale sono alcuni degli ostacoli che le aziende devono affrontare per sfruttare appieno le potenzialità di questa tecnologia. Nonostante queste difficoltà, l’evoluzione continua delle tecnologie XR, insieme alla crescente potenza di calcolo e alla disponibilità di dispositivi più accessibili, promette di superare molte delle attuali limitazioni.

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