
Made in Italy: le PMI sono fondamentali ma riluttanti al digitale
Le PMI valgono la metà del fatturato nei settori chiave del Made in Italy, ma per il 16% di queste l’investimento in Digitale è ancora considerato un costo.
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Le PMI valgono la metà del fatturato nei settori chiave del Made in Italy, ma per il 16% di queste l’investimento in Digitale è ancora considerato un costo.
Secondo l’analisi ENEA sono in crescita i consumi energetici (+2,5%) e le emissioni (+8%), mentre il valore delle rinnovabili scende del 9,5%.
Secondo un report di Capgemini Research Institute, il 60% delle organizzazioni dei principali settori si affida ai Digital Twin.
Da uno studio di Zebra emerge che il 60% degli operatori di magazzino conferma una più efficace organizzazione del lavoro grazie alla tecnologia.
Secondo il Ransomware Trends Report 2022 il 76% delle aziende ammette di aver pagato un riscatto, mentre un terzo non riesce a recuperare i dati.
Secondo il sondaggio Anima Confindustria diffuso alle imprese associate, le aziende della meccanica non riescono a evadere tutti gli ordini.
La ricerca di Ivanti evidenzia i trend verso l’incremento di automazione, connettività e intelligence nei processi della supply chain industriale
Secondo Anima “La meccanica italiana si trova stretta in una morsa. Necessari interventi sui costi dell’energia, delle materie prime e dei noli marittimi”.
Un’indagine di Formlabs rivela che, secondo un intervistato su due, l’adozione della stampa 3D permette di alleviare i problemi legati alla supply chain.
Situazione e prospettive delle aziende dopo il Covid: secondo Istat in chiusura d’anno il sistema delle imprese recupera solidità.
Cresce la space economy, con 4838 satelliti per un mercato da 370 miliardi di dollari: per l’Italia un driver di sviluppo economico e sociale.
Lavoro e automazione: il futuro risiede nella collaborazione uomo-robot, secondo l’analisi di Enrico Rigotti di OnRobot Italia.